Qual è la differenza tra mobili in legno impiallacciato e laminato?
Il legno impiallacciato e laminato sono quelli più utilizzati per la realizzazione dei mobili di casa. Grazie alle loro caratteristiche, tali tipologie di legno sono molto performanti e versatili.
Ma quali sono le principali differenze tra il legno impiallacciato e laminato? Innanzitutto a cambiare è il rivestimento: il laminato è ricoperto di materiale sintetico, mentre l’impiallacciato è rivestito in vero legno. Poi, l’aspetto: a differenza del legno impiallacciato il quale preserva le caratteristiche autentiche del legno, quindi tonalità e venature, il legno laminato si limita a riprodurne l’effetto. Inoltre, i pannelli in legno laminato possono imitare particolari effetti materici come il marmo, la pietra e il cemento, invece, l’impiallacciato offre una versione naturale e una laccata.
Ma cos’è esattamente il legno laminato?
Il laminato trova impiego nei complementi o negli arredi componibili per la zona living, negli armadi della camera da letto, nei tavoli da pranzo e tavolinetti salotto come il Tavolino Sigma Tonin Casa e nei mobili cucina.
Il laminato è un tipo di rivestimento realizzato attraverso la sovrapposizione di strati di carta impregnata in resine termoindurenti e pressata, applicata su un pannello di MDF, truciolato o tamburato. Generalmente i fogli di laminato hanno uno spessore di circa 0,6 millimetri, ma esistono anche laminati più spessi di 1,2 millimetri fino a 2 centimetri, denominati compatti. La stratificazione, a prescindere dallo spessore, resta comunque invariata. I laminati, infatti, sono costituiti da 3 strati:
- l’overlay, lo strato più esterno, un film in cellulosa impregnato di resina melaminica con funzione protettiva.
- Il foglio decorativo su cui vengono riprodotti i motivi e i colori del pannello.
- Il kraft, lo strato più interno composto da fogli di carta robusti e resistenti impregnati di resine fenoliche.
Quante tipologie di laminato esistono?
In relazione alla procedura di lavorazione o dei fogli decorativi applicati, esistono differenti tipi di laminato:
- HPL, High Pressure Laminate: è un pannello molto resistente ottenuto dalla forte pressione dei fogli con presse piane ad alte temperature. Il laminato HPL è il più utilizzato nell’arredamento per le sue qualità di durezza, compattezza e omogeneità, buona resistenza agli urti, alle sollecitazioni meccaniche, ai graffi e all’usura, impermeabilità e resistenza all’umidità, alle infiltrazioni, al vapore e al calore, resistenza alle macchie e al calcare, ottima igiene e praticità di utilizzo, ricchezza cromatica e resa estetica gradevole, resistenza alla luce e rapida manutenzione.
- CPL, Continuous Pressure Laminate: è un pannello realizzato grazie ad una pressione minore ma costante ottenuta attraverso presse a rullo.
- CHPL, Continuous High Pressure Laminate: è un laminato di nuova generazione simile a quello ad alta pressione.
A seconda del materiale del foglio decorativo impiegato, invece, il laminato si differenzia in:
- laminato melaminico i cui fogli vengono impregnati nella resina melaminica.
- Il laminato polimerico, il cui foglio plastico viene riscaldato, stirato, aderito alla superficie e ripiegato lungo i bordi in modo tale che il rivestimento copra tutto il pannello.
- Il PET, laminato di nuova generazione, materiale plastico evoluto, resistente e morbido al tatto, riciclabile, igienico e privo di emissioni tossiche.
- Il Fenix NTM, un laminato composto da resine acriliche fissate sul pannello con polimerizzazione a freddo che nasce da lavorazioni nanotecnologiche. Il Fenix NTM presenta una superficie anti-impronte digitali e ha la proprietà di rigenerarsi che consente di riparare piccoli graffi attraverso il semplice utilizzo del calore. Il Fenix, proprio per queste sue caratteristiche, è utilizzato per la realizzazione dei top da cucina in una gamma di colori neutri e di tendenza. Per le sue qualità estetiche e di resistenza, è uno dei materiali più utilizzati per top, schienali da cucina e tavoli come il Tavolo Badù Midj allungabile.
In relazione all’effetto estetico, esistono i laminati:
- bianchi lucidi o opachi;
- colorati;
- effetto legno;
- materici decorativi;
- effetto marmo, pietra o cemento.
Impiallacciato: caratteristiche e qualità
La denominazione “impiallacciato” nasce dalla caratteristica del rivestimento di una superficie lignea con sottilissimi fogli di vero legno nobile.
L’impiallacciatura può essere applicata su pannelli di varia natura come compensato truciolare, MDF, multistrato, tamburato.
I legni impiallacciati si differenziano in relazione a:
- disposizione dei tranciati i quali in relazione all’accostamento creano pattern e venature parallele o asimmetriche;
- orientamento delle fibre del legno;
- laccature e tinture;
- tipo di essenza: tra le essenze impiallacciate più conosciute ci sono il noce, il canaletto, l’ulivo, il mogano, il frassino, il rovere, l’eucalipto, il ciliegio, la betulla, l’ebano;
- sfumature del legno, chiare o scure.
Il legno impiallacciato gode di una buona impermeabilità e stabilità, resistenza ai graffi, al calore e alla luce. È facile da pulire, offre una ricca gamma di essenze, colori e motivi e ha costi piuttosto accessibili.