Dimensioni standard di una cucina: ecco quali sono
La cucina, oltre ad essere la zona più abitata della casa, è anche l’ambiente di lavoro principale. Di conseguenza, è molto importante progettare per bene le dimensioni standard di una cucina, per lavorare con efficienza e comodità.
Per realizzare una cucina comoda ed ergonomica, è bene pensare e progettare l’ambiente in modo da garantire una massima operosità e funzionalità. Per fare ciò, come prima cosa, è necessario considerare le dimensioni standard e ideali per la cucina.
Cos’è l’ergonomia in cucina?
Quando si vuole progettare una cucina, è importante tenere in considerazione la cosiddetta ‘ergonomia’. Con questo termine si indica la creazione di una struttura capace di garantire funzionalità e praticità per chi andrà ad usarla. In sintesi, si tratta di un modo di pensare e progettare la cucina, adattando quest’ultima alle esigenze del cliente e rendendo gli spostamenti più semplici e facili. Esistono diversi modelli di cucine ergonomiche, ma in generale rispettano tutte alcune caratteristiche basilari:
- indipendentemente dal modello scelto, tutte le parti della cucina vanno disposti in modo razionale, per permettere alla persona di muoversi con facilità;
- tutti gli elementi devono avere una buona distanza gli uni dagli altri, in modo da non creare ostacoli e diminuire i movimenti da fare;
- nell’area da lavoro principale, ovvero quella che comprende lavaggio, cottura e preparazione, gli elementi costitutivi devono avere una distanza minima di circa 90 cm.
Le dimensioni degli elementi costitutivi della cucina
Una cucina componibile è costituita da una serie di elementi che vengono assunti come multipli di 15. Ciò significa che questi elementi, sia che siano basi o pensili, hanno una larghezza che può variare da 15, 30, 45, 60, 90 e 120 cm. Di solito, i più utilizzati sono quelli a 45 cm in su, mentre le grandezze inferiori vengono utilizzate nei casi specifici dove le dimensioni sono ridotte. In commercio, le aziende mettono a disposizione diversi moduli di dimensioni varie, proprio per concedere la possibilità di adattarsi alle diverse esigenze dei clienti.
Dimensioni standard di una cucina: le basi
Per quanto riguarda le basi, l’altezza standard da terra può variare di solito da 85 – 90 cm. Spesso, però, si preferisce optare per delle dimensioni che si adattano perfettamente alla struttura finale e, di conseguenza, si possono trovare basi con un’altezza di 83 cm fino a 95 o 100 cm. L’altezza completa si può calcolare sommando i tre elementi costitutivi: lo zoccolo, l’anta e il piano di lavoro. La profondità, in genere, mantiene una dimensione di circa 60 cm. Le profondità maggiori, pari a 80-90 cm, sono solitamente utilizzate per isola o penisole e, anche queste, sono molto funzionali in quanto si ha a disposizione un maggior spazio d’appoggio. Di solito, però, gran parte degli elettrodomestici a incasso, che siano frigoriferi, forni, lavastoviglie o piano cottura, hanno una profondità standard pari a 60 cm.
Dimensioni standard di una cucina: i pensili
In genere, la profondità dei pensili è sempre inferiore a quella delle basi: questo è fatto per evitare eventuali urti con la testa o altro. Si tratta di una profondità che può variare dai 35-36 cm, quindi quasi la metà della base. L’altezza dei pensili, invece, è abbastanza variabile: la scelta dipende dalla struttura della cucina e dalle caratteristiche della stanza in questione. Se, per esempio, si ha a disposizione una stanza con un soffitto basso, è bene sfruttare la larghezza per i mobili. Infine, è importante sottolineare che dall’altezza dei pensili, dipende anche la variabilità del costo finale.
Quali sono le dimensioni del lavello da cucina?
In genere, il lavello di una cucina dotato di due vasche, ha una dimensione che può variare dai 100 ai 120 cm. Nel caso in cui lo spazio a disposizione per la cucina non è molto, però, si può optare per la rinuncia ad una delle due vasche, diminuendo così la larghezza di circa 30 o 40 cm.
Le dimensioni di altre tipologie di cucine
Per ottimizzare al meglio lo spazio che si ha a disposizione, è possibile optare per delle cucine dalla struttura particolare, che garantiscano comunque un ambiente pratico e funzionale. Tra le più diffuse, a riscuotere maggiore successo è sicuramente la cucina ad angolo. Di seguito le dimensioni standard di questa tipologia di cucina.
La cucina ad angolo: le dimensioni principali
Un cucina ad angolo ha la possibilità di sfruttare lo spazio in questione installandovi il piano cottura o il lavandino. Un’altra alternativa salva-spazio, invece, potrebbe essere quella di utilizzare la cucina ad U. Questa struttura, a differenza della precedente, dispone di un piano cottura al centro tra i due moduli e l’area da pranzo è posizionata in modo parallelo al piano di appoggio. Di solito, queste tipologie di cucine non hanno delle precise dimensioni standard, in quanto variano in base alla stanza che si ha a disposizione. In linea generale, le basi hanno una profondità e una larghezza di circa 60 cm, mentre per quanto riguarda l’altezza, questa varia dagli 83 fino ai 100 cm.